La crisi del sistema bancario ha reso, tra le reti di consulenti finanziari, la competizione per il reclutamento di gestori e private, un’arena molto accesa.
In quest’arena sono scesi in campo capi area, assistenti, recruiting manager, head hunter con proposte molto interessanti e spesso con raffinate modalità di “corteggiamento”.
Per un dipendente bancario è molto difficile sia decidere di cambiare status che scegliere la Società e spesso le due cose vengono accomunate confondendo la scelta professionale con la scelta della proponente. Questo porta a prendere la decisione di cambiare soprattutto a quei dipendenti che, per varie ragioni, non sopportano più il proprio contesto lavorativo e hanno un atteggiamento “via da”. In questo caso il rischio è che la scelta sia fondata anche su aspetti emotivi che potrebbero essere condizionanti.
Sono pochissimi invece quelli che decidono di cambiare avendo un atteggiamento “andare verso” perché non hanno un disagio evidente e non riescono a percepire come sarebbe il loro futuro modificando lo status in cui si trovano.
E’ assolutamente comprensibile che sia così perché è impossibile comprendere le caratteristiche della professione attraverso una manciata di incontri che, per quanto ben strutturati, non affrontano tutte le componenti quali, ad esempio, la fiscalità, la previdenza, le modalità retributive, le normative, il mandato di agenzia….che fanno parte della professione di Consulente Finanziario e sono a prescindere dalla società mandante.
Per questo il progetto On boarding è dedicato a coloro che vogliono intraprendere la professione di Consulente Finanziario affinché le persone possano ben comprendere le caratteristiche dell’attività e valutare serenamente l’opportunità.
On Boarding è una società indipendente che non si occupa di selezione, è una voce fuori dal coro, super partes, che ha l’obiettivo di informare oggettivamente e guidare il consulente per una scelta consapevole verso una professione altamente qualificante.